,,,,,-------------------------------------- ll imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">BY Claudio Mirabella,Italia..
con il Patrocinio del Comune di Salsomaggiore. A hora Palazzina Liberty,Palazzina Liberty
herrera y legazcue
palazzina by linda farrow uk
by tv trip
regina milano italy........................ actualidad y medios

sábado, 4 de mayo de 2013

COREO — Isabel Muñoz-Danza Khmer AND Danza Orientale (

Isabel Muñoz-“Danza Khmer & Danza Orientale” Actualizado Hace 2 minutos La Danza Khmer è una danza della Cambogia, quasi sconosciuta fuori dai suoi confini. Deriva dalla danza indiana di corte, che trae le proprie origini dalle “apsare” della mitologia hindu, una sorta di ninfe celestiali che erano state create affinche’ danzassero per gli dei. Infatti le ballerine si chiamano: “Apsara” (dal sanscrito “colei che si muove nelle acque” ). I movimenti di questa danza traggono ispirazione dalla natura – mani come corolle, corpi sinuosi come serpenti, movimenti come guizzi di pesce e voli di farfalle. Alcuni movimenti e posture sono simili alla danza thailandese, ma la tradizione Khmer è iniziata nell’VIII secolo, ben 500 anni prima della danza thai. La musica che accompagna la danza è composta da strumenti tradizionali quali xilofoni, metallofoni, gong orizzontali, percussioni e cimbali. In principio era una danza riservata quasi esclusivamente a principesse e concubine, ed ha avuto per secoli funzione di rituale di Stato segnando la vita religiosa in tutte le cerimonie della famiglia reale e nei riti propiziatori di prosperità e buoni raccolti. Tra il 1975-79 la dittatura dei Khmer Rossi riuscì a cancellare, come simbolo di una società arcaica, ogni forma d’arte ed eliminare tutte le persone identificate come “artista”. Si calcola che in quegli anni scomparvero il 90% di danzatori e musicisti - i pochi scampati sono sopravvissuti nascondendo la loro identità e la loro arte. Dopo il successivo decennio di guerriglia, la Cambogia ha ricominciato a vivere ed a guardare al futuro, ed il nuovo Ministero della Cultura, nel tentativo di recuperare le antiche tradizioni, ha cercato di rintracciare danzatori e maestri, unico tramite col passato in una cultura dove la memoria storica delle arti popolari è stata sempre affidata alla trasmissione orale ( non esistono coreografie o spartiti) , di generazione in generazione da maestro ad allievo. E’ stato molto difficile ritrovare i pochi superstiti, dopo gli anni di paura nessuno osava esporsi. Oggi ci sono scuole di danza piccole e grandi ovunque. Dalle grandi accademie di arte khmer, alle piccole scuole di villaggio frequentate da bambini, maschi e femmine, dall’età scolare in su. La Danza Orientale (in arabo raqs al sharqi, رقص شرقي, danza orientale) è una danza originaria del Medio-Oriente e dei paesi arabi. È considerata come una delle più antiche danze del mondo, anche se ha perso le sue origini a causa della scarsa presenza di fonti scritte. Dopo alcuni ritrovamenti si è ipotizzata un’origine sacra collegata al culto della Dea-madre delle civiltà pre-urbane: Ishtar, la Dea babilonese che rappresenta il prototipo della grande Dea, simbolo di prosperità, fertilità, amore. Si sviluppò soprattutto nelle corti principesche del Medio-Oriente e del Maghreb, come Algeria, Tunisia, Libano, Irak, Turchia, Marocco, Egitto, in diversi stili: dalla danza col velo alla danza del ventre, ad altre forme riservate solo dagli uomini, anche se tradizionalmente è praticata dalle donne, perché esprime interamente la femminilità, la vitalità e la sensualità. E’ infatti una danza caratterizzata dalla sinuosità e dalla sensualità dei movimenti ed è di effetto sia con musiche ritmate che lente. Me gusta · Comentar 1 Me gusta · Comentar 3

No hay comentarios:

Publicar un comentario